Tre dei nove segnali finanziari sono stati concepiti per misurare le variazioni della struttura del capitale e la capacità dell'impresa di far fronte ai futuri obblighi di servizio del debito. Poiché molte aziende value sono soggette a vincoli finanziari, riteniamo che un aumento della leva finanziaria, un deterioramento della liquidità o il ricorso a finanziamenti esterni siano un segnale negativo sul rischio finanziario.
ΔLEVA: Variazione del coefficiente di leva finanziaria: con la raccolta di capitali esterni, un'impresa in difficoltà finanziaria segnala la propria incapacità di generare fondi interni sufficienti. Inoltre, un aumento dell'indebitamento a lungo termine potrebbe porre ulteriori vincoli alla flessibilità finanziaria dell'impresa. Un aumento della leva finanziaria è un segnale negativo, mentre una sua diminuzione è un segnale positivo.
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ΔLIQUIDITÀ: Variazione della liquidità, misurata dall'indice di liquidità dell'impresa tra l'anno in corso e quello precedente, dove per indice di liquidità si intende il rapporto tra attività correnti e passività correnti alla fine dell'anno fiscale. Un aumento della liquidità è un segnale positivo, mentre una diminuzione è un segnale negativo.
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OFFERTA DI AZIONI: Variazione delle azioni in circolazione; uno, se l'impresa non ha emesso azioni ordinarie nell'anno, altrimenti zero. Come nel caso di un aumento del debito a lungo termine, le imprese in difficoltà finanziaria che raccolgono capitali esterni potrebbero segnalare la loro incapacità di generare fondi interni sufficienti a garantire il servizio degli obblighi futuri. Inoltre, il fatto che queste imprese siano disposte a emettere capitale proprio quando i loro prezzi azionari sono probabilmente bassi (cioè con un elevato costo del capitale) evidenzia le cattive condizioni finanziarie in cui versano queste imprese. Il valore è la variazione percentuale delle azioni in circolazione. Se maggiore di zero, non viene assegnato nessun punto.
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